E’ la danza “femminile” per eccellenza, detta anche “belly dance” in inglese, “danse du ventre” in francese, mentre i greci la chiamano “ciftetelli”.
Nei paesi arabi è chiamata invece “raqs sharqi”, letteralmente “danza dell’oriente”, cioè della parte orientale del mondo arabo.
Nella danza del ventre tutte le parti del corpo sono coinvolte, ed è quindi limitativo soffermarsi ai soli benefici che questa offre, ormai riconosciuti da tempo, grazie soprattutto ai movimenti del bacino che permettono un miglioramento della postura generale di tutto il corpo ed una maggiore flessibilità della colonna vertebrale.
Vale la pena piuttosto sottolineare in due parole soprattutto i benefici “mentali” che questa danza offre: da un recente convegno svoltosi a Tunisi è emerso che la danza del ventre migliora l’umore essendo uno dei migliori anti depressivi.
Occorre in primo luogo che le lezioni siano caratterizzate da un’atmosfera rilassante, divertente e priva di competitività, pur senza nulla togliere alla serietà dell’apprendimento.
Un’insegnante paziente ma meticolosa permette a qualsiasi allievo, a prescindere dall’età, dalla forma fisica o dalle pregresse esperienze nel campo del ballo, di avvicinarsi alla danza del ventre con miglioramenti constatabili di lezione in lezione.Ovviamente non tutti gli allievi intendono diventare “ballerini professionisti”!
La motivazione che porta a seguire le lezioni può essere: la passione per la musica araba, e ovviamente, per la danza stessa, il desiderio di avere uno spazio da dedicare al proprio corpo e, diciamo, alla propria “anima” divertendosi, il senso di benessere e positività che la lezione lascia dentro e che aiuta ad affrontare meglio la quotidianità, la dimensione sociale della danza, la condivisione con altre persone che hanno in comune la stessa passione….